TRENTO MARTINI LA CINA Presentazione dell'Opera Omnia di M. Martini Trento, 25 Novembre 2021, ore 17,00 Sala Fondazione Caritro, Via Calepina 1- Trento Introduce Maurizio Marchese Dopo il saluto del Rettore e delle Autorità ne parlano Riccardo Scartezzini Moderatore Federico Masini Curatore dell'opera intervengono Luigi Bressan, Elisa Maria Giunipero, Guido Samarani L'incontro si terrà in presenza, ma sarà disponibile il collegamento in streaming su piattaforma Zoom, https://us02web.zoom.us/j/83019736312 Il prossimo 25 Novembre a Trento si terrà alla presenza del Rettore e delle Autorità e dei curatori la presentazione dell’Opera Omnia di Martino Martini, giunta alla sua conclusione dopo oltre 20 anni di studi e ricerche che hanno coinvolto un nutrito stuolo di ricercatori italiani ed europei. L’Opera Omnia di Martino Martini (Trento 1614- Hangzhou 1661) raccoglie la vasta produzione di opere a stampa e testi manoscritti dell’autore, integralmente tradotti e annotati criticamente. Ideata da Franco Demarchi, docente dell’Università di Trento e da Giuliano Bertuccioli, diplomatico e sinologo dell’Università di Roma La Sapienza, l’Opera che è stata completata con la direzione di Riccardo Scartezzini e la cura scientifica di Federico Masini, viene pubblicata in diversi volumi a partire dal 1998, con il contributo della Diocesi di Trento, della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Trentino Alto Adige che celebrano così la grande figura del missionario gesuita, scienziato , storico e cartografo trentino. Nato da famiglia trentina e missionario in Cina nel Seicento Martino Martini, uno dei padri degli studi sinologici, ha il merito di avere diffuso in Occidente la geografia, la storia e lo studio della lingua e cultura della Cina. Quattro secoli or sono M. Martini riuscì infatti a pubblicare le sue opere in ben 7 lingue durante un viaggio che nel 1653, di rientro dalla Cina, lo portò ad attraversare l’Europa da Bergen a Roma, entrando in contatto personale ed epistolare con i maggiori esponenti dell’aristocrazia e della cultura europea. Giunto in Cina nel 1643, in un periodo di transizione tra le dinastie Ming e Qing, completò la storia della Cina in Sinicae Historiae Decas Prima e l’occupazione mancese nel De Bello Tartarico Historia, un best seller dell’epoca di cui si ebbero 4 edizioni in latino ad Anversa, Colonia e Vienna e 5 traduzioni (tedesca, italiana, francese, inglese e olandese), nonchè il Novus Atlas Sinensis, una grande opera di geografia moderna in cui delineò le 15 province cinesi con mappe dotate di coordinate geografiche (le prime della Cina in Europa) e ne descrisse confini e aspetti geografici ed economici generali, ma anche culturali e socio-antropologici degli abitanti. Il Volume VI di recente pubblicazione, che conclude la serie, include gli indici ragionati e la copia anastatica originale di un epistolario inedito con la traduzione italiana annotata. Pensato come conclusione naturale dell’Opera Omnia, durante la stesura ha incluso materiali inediti, rinvenuti in archivi e biblioteche europee con la collaborazione di sinologi degli atenei di Roma e Napoli (F. Masini, Luisa M. Paternicò, D. Antonucci) oltre ad esperti e sinologi europei. Un lavoro corale di portata europea ed aperto a nuovi contributi, data l’esistenza di ulteriore materiale inedito, mentre è in fase di attuazione la pubblicazione integrale dei volumi in lingua cinese. La stesura dell’Opera Omnia ha richiesto oltre due decenni di ricerche e lavoro. La pubblicazione viene ora presentata come opera unica in un cofanetto che raccoglie i sei volumi (otto tomi). |
Buonconsiglio Castle, in Trento
a sinistra: Frontespizio del sesto volume dell'Opera Omnia
Una delle mappe del Novus Atlas Sinensis
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