Capodanno in Pillole
Il Capodanno Cinese o Festa di primavera, in cinese 春节 chūnjié,
celebra il capodanno lunare e tra le festività tradizionali cinesi è una delle più amate e importanti . L'inizio del nuovo anno si festeggia con grandi celebrazioni in tutta la Cina. Secondo il calendario cinese, il capodanno è fissato nella seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno e per questo motivo cade ogni anno in una data diversa tra il 21 di gennaio e il 20 febbraio. Vedi di più |
The Chinese New Year or Spring Festival, in Chinese 春节 chūnjié,
celebrates the Lunar New Year and among the traditional Chinese holidays it is one of the most loved and important. The beginning of the new year is celebrated with great solemnity all over China. According to the Chinese calendar, the beginning of the lunar year is set on the second new moon after the winter solstice and for this reason it falls each year on a different date between January 21 and February 20. More |
Gli auguri del nostro Maestro Calligrafo Alessandro Calvia
La mitologia Cinese è ricca di leggende che spiegano le origini di molte tradizioni.
L’accensione delle lanterne è legata alla leggenda del mostro NIAN che ogni anno, a capodanno, esce dalle profondità marine per mangiare gli uomini. Tra l’altro in cinese la parola nian (年) vuole proprio dire anno. La leggenda che narra l’origine del Capodanno, o festa di primavera, racconta che nei tempi antichi viveva in Cina un mostro chiamato Nian (年). Secondo la leggenda, il Nian usciva dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani; l'unico modo per sfuggire al mostro era quello di spaventare il Nian, che pur essendo grande e grosso era terrorizzato dalla luce, dai rumori forti e dal colore rosso. Quindi per scacciare l’orribile mostro a capodanno si accendono luci e lanterne, ci sono i fuochi di artificio, e la città si veste di rosso, che abbonda anche nei biglietti di auguri e in doni e decorazioni. Anche la tradizionale danza del leone, che ricordiamo anche a Trento negli scorsi anni, e che viene rappresentata durante le feste, raffigurerebbe il Nian in fuga. Altre leggende riguardano invece lo zodiaco cinese, in cui gli anni, in una sequenza di 12, prendono il nome da 12 animali, nell'ordine da Topo, Bue (o Bufalo), Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale, Secondo una leggenda il Buddha, presagendo la sua fine sulla Terra, chiamò a raccolta tutti gli animali della terra, ma solo 12 risposero all'invito e andarono ad offrire il loro saluto. Come premio per la loro fedeltà il Buddha decise di attribuire ad ogni anno del ciclo lunare il nome di ciascuno dei 12 animali nell'ordine in cui si presentarono. Il topo, furbo e veloce di natura, arrivò per primo riuscendo a battere il grande e onesto bue. Infatti facendo il viaggio sul dorso del bue il topo evitò di percorrere la strada e giunto in presenza del Buddha saltò a terra e s’inchinò reverente. Il bue mite e gentile, che gli aveva dato un passaggio, arrivò quindi secondo, seguito dalla tigre intrepida e dal pacifico coniglio. Il drago arrivò quinto subito seguito dal serpente, suo fratello minore. Il settimo fu il cavallo scalpitante, l'intrepida capra fu ottava, e infine arrivarono insieme l'astuta scimmia, il gallo variopinto, il fedele cane e l'ultimo fu il fortunato maiale che arrivò appena in tempo per salutare il Buddha. Questa leggenda, nata dall'incontro tra il buddhismo e le tradizioni cinesi, si ritrova infatti in una storia simile e più antica in cui il protagonista è l'Imperatore di Giada, sovrano del Cielo e della terra, che decise di visitare personalmente la Terra. Affascinato dalle creature terrestri decise di prenderne dodici, da portare al Cielo, per mostrarle agli esseri divini. Gli animali che portò via furono: un topo, un toro, una tigre, un coniglio, un drago, un serpente, un cavallo, una capra, una scimmia, un gallo, un cane e un maiale. L'Imperatore di Giada, affascinato dagli animali, decise di attribuire ad ognuno di essi un anno del calendario. In alcuni paesi che usano il calendario lunare, il coniglio è sostituito dal gatto. Ma nel nostro racconto il gatto, il più bello ma anche il più pigro degli animali, dormicchiava e chiese al topo di chiamarlo quando l'Imperatore di Giada fosse venuto a prenderli. Però il topo dispettoso non lo svegliò e quindi il gatto assente fu sostituito dal coniglio. Quando il gatto venne a sapere cosa era successo, si arrabbiò furiosamente con il topo. Così la leggenda spiega anche l'origine dell'inimicizia tra gatti e topi. |
新年快乐
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