Il Mito di AtlanteStoria della cartografia occidentale in età moderna
di Massimo Quaini Gli atlanti come paradigma della modernità: il luogo in cui testi e figure si incontrano per dare luogo alla descrizione del mondo. 2006 - Pagine: 168 - Illustrazioni: 92 - ISBN 978-88-95051-02-5 Prezzo:€ 29,00 Prezzo:Web € 22,50 soci € 18,00
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Descrizione
Nati come raccolte di carte ridotte al medesimo formato per poterle inserire in un volume, rendendole così più maneggevoli e trasportabili, gli atlanti sono diventati una sorta di paradigma della modernità: il luogo in cui testi (ossia capacità descrittiva) e figure (cioè capacità immaginativa) si incontrano per dare luogo alla descrizione del mondo. Dalla riscoperta rinascimentale della Geografia di Tolomeo al Theatrum di Ortelio, dalla lunga gestazione dell'Atlas di Mercatore alla grandiosa impresa dei Blaeu, l'atlante ha accompagnato l'evoluzione della conoscenza umana della Terra (ma anche del mare e del cosmo), nel periodo che ha visto l'ecumene (il mondo conosciuto e abitato) estendersi fino agli estremi limiti del pianeta. A volte autentiche opere d'arte, in cui il contenuto scientifico passa in secondo piano rispetto alla valenza estetica, gli atlanti sono oggi uno dei prodotti editoriali più ricercati da parte di collezionisti e appassionati, per la loro straordinaria capacità di racchiudere tutto il mondo in un libro.L'autore, Massimo Quaini, è docente di Geografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova. E' uno dei principali teorici della ricerca geografica italiana ed ha segnato momenti importanti nel dibattito geografico dell'ultimo trentennio. Si è occupato soprattutto di geografia storica, storia della cartografia e storia del territorio. Tra i suoi libri più recenti: La mongolfiera di Humboldt (2002) e L'ombra del paesaggio. Orizzonti di un'utopia conviviale (2006). |
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